Carta d'eritrea blu
Un raffinato prodotto aromatico di culto
Confezione: libretto da 24 listelli
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5,99 €🤍
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Carte aromatiche officinali
Quando la moderna società industriale era agli albori, le Carte aromatiche officinali conosciute in passato come "Carte medicinali" - rappresentavano in Europa un autentico rimedio medicamentoso contro varie patologie, nonché l'unico genere di prodotto in commercio atto tanto a deodorare quanto a sanificare gli ambienti. Tende da campo, ospedali, collegi, abitazioni umide, erano per esempio tutti luoghi a rischio epidemico: per questo era uso depurarli periodicamente con le fumigazioni diffuse dalla combustione senza fiamma tipica di queste carte, le quali nondimeno diffondevano un grato profumo.- Codice: 00652
- Tipo di nota: legnosa, asciutta, balsamica
- Origine: Italia
Descrizione
Tra le carte fumiganti profumate un tempo molto in voga, la Carta aromatica d'Eritrea è di gran lunga la più nota. La Carta d'Eritrea Blu rappresenta un'intrigante variante della nota versione classica di questo prodotto. Preparata con pregiate materie prime aromatiche originarie dell'Atlante berbero (tra cui l'olio essenziale di legno di Cedro), il fumo che essa svolge durante la combustione rappresenta un persistente deodorante nonché un efficace antitabacco. Del tutto atossica, profuma gradevolmente e purifica l'aria d'ogni locale; l'ossigeno nascente che essa sviluppa bruciando abbatte, infatti, i batteri patogeni sempre presenti nell'aria. Bruciata nelle stanze, riempie l'aria di un fresco profumo sviluppando al contempo ossigeno nascente; inoltre, la gradevole "nube aromatica" che si libera quando se ne accende un listello, costituisce oltre che un efficace antisettico, anche un deodorante di provata persistenza ed un eccellente insettifugo.
Per di più, lasciandone qualche listello nell'armadio od in un cassetto, esso sprigionerà per mesi e mesi un caratteristico profumo fresco che pervaderà gradevolmente tutto quanto verrà là dentro riposto.
Storia
Le origini della Carta Aromatica d’Eritrea risalgono all’epoca coloniale italiana, durante il fascismo.
Nel 1927, il chimico farmacista piacentino Dott. Vittoriano Casanova (insignito della medaglia d’oro dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Piacenza), dopo tre anni di studi creò la famosa Carta d’Eritrea. Durante un suo viaggio nella “terra degli aromi”, tra Eritrea e Somalia, scoprì e apprezzò resine ed essenze naturali dell’Africa Orientale utilizzate. Al suo rientro in Italia Casanova realizzò una formula contenente oltre trenta ingredienti tra i quali vari olii essenziali ed assoluti. Inizialmente la preparazione veniva realizzata polverizzando gli ingredienti solidi in un mortaio per poi solubilizzarli in un alcool vegetale aggiungendo alla fine gli olii naturali. Con la soluzione ottenuta, seguendo le procedure atte alla fabbricazione d’una qualsivoglia carta medicinale, veniva quindi imbibito – mettendolo a bagno - un supporto di cellulosa (comune carta bibula) convenientemente trattato; seguivano alcuni giorni di immersione, l’asciugatura ed infine il taglio. A questo punto il prodotto era pronto per essere bruciato senza fiamma, come l’incenso.
Delle diverse Carte medicinali in commercio nei regni d'Europa tra il XVI° e la metà del XX° secolo, probabilmente ne rimangono oggi in commercio solo due, quasi certamente le ultime della loro storia, entrambe del genere deodorante/antisettico, molto popolari e con una lunga tradizione alle spalle: l'italiana "Carta d'Eritrea" con la francese "Papier d'Arménie".